Occlusione vascolare intra-epatica

 
 

Le lesioni situate vicino a grossi vasi (come ad esempio le sovraepatiche) presentano il rischio di una necrosi parziale a causa del “heat sink effect” e cioè della fuga di calore determinato dal flusso nei vasi (analogamente a quello che avviene con il radiatore nel motore dell’auto).

in altri casi la lesione è in diretto contatto o riceve un vaso tributario e quindi è altamente probabile la presenza di una satellitosi.

 

In ambedue i casi la tecnica di occlusione vascolare intra-epatica prevede come prima fase l’identificazione dei vasi suddescritti.

quindi sotto guida ecografica si posiziona l’ago da RFA nelle immediate vicinanze e si effettua una termoablazione della zona. sono di solito sufficienti 2-3 minuti di applicazione.

quindi si controlla il flusso con l’eco-color-doppler (ma in alcuni casi non è necessario perchè è evidente sulla superficie epatica la decolorazione secondaria alla devascolarizzazione del subsegmento)

A questo punto si centra la lesione con l’ago e si effettua la solita termoablazione

RISULTATI

Dal 2004 (pz. in BCLC stadio A)….

  1. Punti elenco105 resezioni epatiche

  2. Punti elenco120 RF LPS

  3. Punti elenco62 RF LPS con occlusione vascolare

Recidive locali