La radiofrequenza

 
 

Il calore uccide le cellule. Ma l'applicazione diretta potrebbe produrre effetti indesiderati; pertanto si èpensato di utilizzare l'effetto dell'alta frequenza elettrica sui tessuti: essa causa una sorta di "sfregamento" che genera calore.

Il primo generatore ad alta frequenza fu sviluppato alla fine del 1800 a Leiden (Olanda) e venne impiegato per l'elevata luminosità che produceva. Successivamente venne impiegata per ablare con il calore piccole lesioni cutanee.

 

un pò di storia

Il calore prodotto dalla radiofrequenza venne usato in chirurgia soprattutto per coagulare piccoli vasi durante gli interventi. Il primo elettrocoagulatore fu sviluppato e messo in commercio nel 1928 da Cushing e Bovie. Esso rappresenta l'antenato dei moderni elettrobisturi presenti adesso nelle sale operatorie.

Basandosi su principi analoghi, un generatore di energia ad alta frequenza può essere impiegato allo scopo di ottenere una termoablazione delle neoplasie epatiche.

L'idea di usare la radiofrequenza per questi scopi è relativamente recente: medici italiani hanno trattato per primi tumori epatici primitivi per via percutanea ottenendo la necrosi completa della neoplasia senza complicanze importanti. La TAC eseguita dopo il trattamento ha confermato la completa distruzione del tumore.

In tempi ancora più recenti, questa metodica è stata impiegata per via laparoscopica per i casi più complessi o durante interventi chirurgici tradizionali in modo da ottenere un controllo il più completo possibile della malattia neoplastica.