Epatocarcinoma

Cos'e' ?

L'epatocarcinoma o tumore primitivo del fegato e' una delle piu' frequenti neoplasie maligne nel mondo. In Italia nell'ultimo trentennio si e' osservato un progressivo incremento delle segnalazioni di morte per tale tumore. Secondo gli ultimi dati dell'ISTAT (1994) nuovi casi di tumore si verificano in media in 10-15 persone su 100.000 abitanti ogni anno.


Cause

L'epatocarcinoma puo' verificarsi sia in soggetti esenti da malattia epatica che in pazienti affetti da malattia epatica cronica (soprattutto cirrosi). Nei Paesi occidentali l'epatocarcinoma si verifica prevalentemente nei pazienti affetti da cirrosi. Il rischio di ammalarsi di tale tumore e' maggiore nei soggetti di sesso maschile e di eta' intorno ai 60 anni. I fattori implicati nella genesi dell'epatocarcinoma sono essenzialmente quelli che sono in causa nel determinare l'insorgenza di cirrosi e soprattutto i virus epatitici B e C. La cirrosi e' in se stessa considerata un fattore di rischio di sviluppo di epatocarcinoma. In particolare il rischio di sviluppare un epatocarcinoma e' maggiore nei pazienti che soffrono di cirrosi da molti anni.


Come si fa diagnosi di epatocarcinoma

L'epatocarcinoma e' un tumore subdolo e, a differenza di altri tumori maligni, ha spesso un decorso lento e difficilmente da' localizzazioni secondarie (metastasi) in altri organi. Infatti si diffonde per lo piu' all'interno del fegato o crescendo all'interno della vena porta provocandone l'occlusione (trombosi neoplastica).

Le indagini utili per l'iniziale diagnosi di epatocarcinoma sono il dosaggio nel sangue dell'alfa-fetoproteina (AFP) e l'ecografia. Nell'ambito dell'attivita' del nostro Reparto e' attivo un servizio di ecografia: controlli ad intervalli regolari con questa metodica assolutamente non invasiva permettono di riconoscere lesioni epatiche ancora allo stadio iniziale garantendo cosi' risultati terapeutici ottimali.

L'AFP e' indicativa di sviluppo di epatocarcinoma quando e' aumentata (oltre 200 ng/ml) o quando aumenta progressivamente a controlli distanziati nel tempo. Purtroppo nei paesi occidentali l'AFP aumenta solo in un piccolo numero di pazienti affetti da epatocarcinoma (in media in 2 su 10 pazienti) e pertanto non ci si deve affidare unicamente a tale test per porre diagnosi di epatocarcinoma.

L'ecografia, grazie al continuo miglioramento tecnologico, consente di evidenziare precocemente lo sviluppo di epatocarcinoma anche quando tale tumore ha una dimensione di pochi millimetri. Pertanto l'ecografia in mani esperte costituisce uno strumento insostituibile per la diagnosi di questo tumore. Quando l'AFP e' molto aumentata e/o l'ecografia pone il sospetto di epatocarcinoma e' utile riferirsi ad un centro specialistico: il nostro reparto in collaborazione con le Unita' di Epatologia, Oncologia e Radiologia costituisce una task-force polispecialistica indirizzata precipuamente alla diagnosi e alle cure multimodali di tale patologia. L'utilizzo dell'ecografia con mezzo di contrasto (Sonovue) permette inoltre di rendere la diagnosi piu' rapida e piu' precisa.

L'effettuazione di una Tomografia Computerizzata (TC) con somministrazione di contrasto endovenoso, preferibilmente con tecnica spirale, e' un passo diagnostico successivo molto importante, che permette di indirizzare al paziente ad una terapia appropriata.

La sopravvivenza dei pazienti affetti da epatocarcinoma e', come per altri tumori, dipendente da una diagnosi la piu' precoce possibile. Infatti i pazienti con tumore piccolo (minore di 3 cm di diametro) sono quelli più suscettibili di una terapia potenzialmente radicale. Pertanto e' indispensabile che tutti i pazienti affetti da malattia epatica cronica, ed in particolare quelli ammalati di cirrosi, siano sottoposti a controllo almeno ogni sei mesi dell'AFP e dell'ecografia al fine di evidenziare il piu' precocemente possibile l'epatocarcinoma.

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